Tecnica fotografica

Un capanno facile facile.
Chi si dedica alla foto di animali, soprattutto uccelli e mammiferi, sa quanto sia importante la giusta mimetizzazione. Un capanno nel quale passare lunghe ore immobili è fondamentale per avere successo. La costruzione di un capanno fisso è spesso poco praticabile, a mano che ci si trovi in un’area protetta e con le dovute autorizzazioni, poiché, esperienza insegna, la sua vita media è sempre ridottissima, e non certo per cause naturali. Ecco allora che si rivela indispensabile un capanno portatile, da installare all’inizio della seduta fotografica e da riportare a casa alla fine. Un buon capanno deve avere queste caratteristiche: leggerezza, comodità, buona mimetizzazione, rapidità di montaggio/smontaggio e adattabilità all’ambiente circostante. All’inizio usavo una tenda igloo con fessure personalizzate (alla fine era ridotta a brandelli), che rispondeva bene a tutti i requisiti, tranne all’ultimo: in terreni fittamente arbustati era impossibile da piazzare. Dopo svariate prove (es. teli appesi ad alberi con mollette), credo di aver trovato, per quel che mi riguarda, la soluzione ideale. Banalmente: un ombrello di colore scuro eventualmente spennellato con macchie mimetiche (ma non è indispensabile), 3-4 metri di rete ombreggiante per giardinaggio (quella verde scuro), un pezzo di tubo o di canna di bambù di circa 1 metro di altezza, ago e filo. Basta cucire la rete ombreggiante sul bordo dell’ombrello e modificare il manico in modo che si possa incastrare nel tubo (da piantare nel terreno) che sosterrà il tutto. Costo: pochi euro. Si monta/smonta in pochi secondi. Nonostante il colore scuro, è ben tollerata dagli animali: ha funzionato con aironi e cornacchie, che, notoriamente, sono soggetti piuttosto diffidenti. Provate…e magari realizzatelo meglio del mio!



























Questa foto di una giovane Nitticora è stata scattata con l'ombrello capanno ad una distanza di circa 10 metri dal soggetto, con Nikon D200 e 400mm 5.6.

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